martedì 26 maggio 2009

Commistione




L'uomo col megafono parlava parlava parlava di cose importanti,
Piace tanto ai grandi quanto ai bambini
purtroppo i passanti, passando distratti, a tratti soltanto
prende tutto e in cambio offre palloncini
sembravano ascoltare il suo monologo, ma l'uomo col megafono credeva
ha una macchina a tre ruote e un megafono potente
nei propri argomenti e per questo andava avanti,
per poter parlare a se stesso o comunque con la gente
ignorando i continui commenti di chi lo prendeva per matto...
a volte è sporco a volte è nero
però il fatto è che lui... soffriva... lui soffriva... davvero
Michele o' pazzo però è proprio vero
L'uomo col megafono cercava, sperava, tentava di bucare il cemento
gli stracci li ammucchia dentro un cartone
gridava nel vento parole di avvertimento e di lotta,
mentre degli oggetti invecchiati ne fa collezione
ma intanto la voce era rotta e la tosse allungava i silenzi, sembrava che
parla al megafono di politica e di sesso
fosse questione di pochi momenti, ma invece di nuovo la voce tornava, la voce tornava...
c'è chi lo ascolta ma per chi no fa lo stesso
Compagni! Amici! Uniamo le voci! Giustizia! Progresso! Adesso! Adesso!
crede in un mondo più giusto e più vero
L'uomo e il suo megafono sembravano staccati dal mondo, lui così magro, profondo e ridicolo
michele o' pazzo è pazzo davvero
insieme, lo sguardo di un uomo a cui preme davvero qualcosa, e che grida un tormento reale, non
state sereni tutto cambierà domani
per un esaurimento privato e banale, ma proprio per l'odio e l'amore, che danno colore e calore,
avremo tutti una casa di quattro o cinque vani
colore e calore ma lui... soffriva... lui soffriva... davvero
palloncini nuovi belli e colorati
Compagni! Amici! Uniamo le voci! Giustizia! Progresso! Adesso! Adesso!
portatemi gli stracci le carte e i vostri peccati venite venite è ritornato Michele















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