venerdì 27 febbraio 2009

Non mollare nike!


Prendendo spunto da uno striscione apparso in un tappone dolomitico anche noi inviatiamo a tener duro!!

Rocco docet. 

*Luigi è ritornato ad esser la riserva...

**preoccupazione tra i soliti qualunquisti del "io l'avevo detto già da anni".

mercoledì 25 febbraio 2009

Occhio alle mosse!

martedì 17 febbraio 2009

Membro "ad honorem"...

Avevamo già inserito nell'organico il famoso arbitro russo "ciuc me na rata", e ora è la volta di accogliere tra le fila del gruppo ciucco questo nuovo personaggino...


BENENUTO FRATELLO!!!

lunedì 16 febbraio 2009

Si spegne la luce?


Rischia quest'anno di essere l'ultima edizione dello OYOYOY,il Festival Internazionale di Musica Ebraica giunto alla sua quarta edizione. Nonostante il grande sforzo della comunità giudaica di Casale Monferrato i problemi di budget potrebbero sovrastare quelli organizzativi disperdendo un grande patrimonio di arte e integrazione che in questi tre anni ha dato tangibili risultati.

Sul Bisettimanale locale si parla di un costo per l'intero Festival di circa 200.000 euro (costa cioè la metà di quello che normalmente ha un festival nazionale sottolinea Antonio Monaco presidente di Monferrato Cult).

A questo punto è doveroso un appello a tutti affinchè la quarta edizione (potrebbe essere presente anche la cantante israeliana) Noa non sia l'ultima. Che il Festival possa continuare dandogli una programmazione pluriennale come auspica Elio Carmi, esponente di punta della comunità israelitica casalese.

Che non si spenga la luce

giovedì 12 febbraio 2009

Mister X

Cosa vuoi di più dalla vita....?

A me basta un "ciuccariello"......

E pensare che poteva essere El Giusepin

I soliti negri


Probabilmente molti l'avranno già letto su Repubblica ma essendo una storia veramente singolare la riproponiamo: si parla di Stephen Appiah, ghanese che ha militato anche in Italia.

A voi il giudizio.....

A 28 anni (presunti) l'eroe del Ghana, il capitano non giocatore del paese che ha ospitato l'ultima Coppa d'Africa, è costretto a nascondersi per giocare al calcio. Stephen Appiah, talentuoso e potente centrocampista di Udinese, Parma, Brescia e Juventus, tre figli e moglie nel nostro paese, in questi giorni si sta allenando sotto mentite spoglie a Marbella, costa andalusa, con il Rubin Kazan, club dallo scorso novembre campione di Russia costretto dall'inverno rigido del Tatarstan ad allenamenti su una spiaggia spagnola. 


Il peregrinare omerico del massiccio Appiah sta diventando una fuga segreta e protetta a causa della valanga di debiti che il ragazzo di Accra ha contratto ad ogni contratto firmato. L'ultima disputa legale è stata quella con l'ultimo club che lo ha assoldato, nel 2005, il Fenerbahce. La squadra di Istambul, per un'embolia a una gamba mal curata, "ha rischiato di mandarlo al creatore". Lo racconta il suo nuovo procuratore Luca Pagani, ex pr di discoteche lombarde. Alla fine Appiah ha chiesto 21 milioni di risarcimento ai turchi, comprensivi della Coppa d'Africa saltata in patria, e il Fenerbahce ha replicato con una "fattura danni" da 12 milioni per mancato rispetto del contratto. 

Nella stagione 2008-2009 Stephen Appiah ha ascoltato una serie di timide offerte da parte di diverse società italiane: la Juventus, il Brescia, poi il Torino. C'è stato anche un affaccio da parte del Milan. Tutti, però, imbattendosi nel macigno della causa Fifa e in una pletora di richieste danni contro il giocatore incardinate in Italia, hanno salutato Stephen e la sua fama di cattivo pagatore. Non tornerà a giocare in Italia. Appiah, allora, ha deciso di raggiungere Londra per allenarsi con il Tottenham e, bruciato anche questo contatto, ha proseguito la fuga dal pignoramento indossando una nuova anagrafe in Spagna e immaginando un futuro nel campionato russo. 


Tutta la storia del ragazzo di Accra è un racconto da clandestino. Giovane stella degli Hearts of Oak, arrivò poco più che bambino in maglietta a maniche corte all'aeroporto di Udine. Era febbraio. Gli misero addosso una tuta del club e lui, nei primi sei mesi, mangiò solo gelati perché non conosceva i cibi italiani né i loro nomi. I procuratori più accreditati del calcio ghanese raccontano che Stephen, come buona parte dei ragazzi d'Africa ansiosi di mostrarsi a talent scout stranieri, si fece cambiare il passaporto e abbassare di due anni l'età. Giunto in Italia, il talento si mise in luce per gol straordinari e leggendarie feste con ragazze ucraine. Ma, soprattutto, nuovi debiti. Lasciò senza un grazie lo studio Canovi e il suo primo mentore, quel Domenico Ricci che più di tutti conosce il calcio africano. Oggi l'ufficio gli ha chiesto 105 mila euro di provvigioni non saldate: la sentenza del tribunale di Roma è vicina. Approdato al nuovo procuratore, Santiago Morrazzo, riuscì ad abbandonare anche lui scordandosi del rinnovo del contratto che l'agente gli garantì con la Juventus (un milione e 800 mila euro) e le bollette pagate alla posta per non fargli staccare la luce. Il Tribunale di Roma ha stabilito che Appiah deve a Morrazzo 580.000 euro, ma poiché il calciatore non è mai raggiungibile l'unico risultato è stato che l'ex agente Fifa deve versare - per la sentenza a suo favore - 25.000 euro per i bolli all'Agenzia delle Entrate. 

Già, Appiah è in fuga continua. La moglie e i tre figli vivono in una villetta con garage (e auto di lusso) sulla collina di Torino, ma lui ha eletto domicilio personale a Nichelino, nell'hinterland, in un casermone popolare abitato da extracomunitari senza permesso di soggiorno. Fuori dal suo "appartamento legale" non c'è campanello, nell'androne hanno sradicato le cassette della posta e l'ufficiale giudiziario, terrorizzato ogni volta che deve avvicinarsi a quel palazzo per recapitargli una raccomandata, ha stilato un rapporto di "irreperibilità strutturale". A Stephen Appiah ha chiesto i danni anche il vecchio padrone di casa di Torino, quello dei tempi della Juventus. Salutato dalla Triade, Stephen organizzò una festa d'addio all'Italia invitando la comunità ghanese e le solite ragazze ucraine: sfasciarono tutto sradicando lavandini, cessi e pure gli infissi. Le bottiglie di champagne - avrebbe scoperto il giorno dopo il padrone di casa - galleggiavano nello champagne. L'avvocato Mattia Grassani, che per tutte queste imprese difese e spesso salvò il calciatore, a sua volta non è stato mai pagato. E così ha chiesto 400 mila euro di arretrati riuscendo a farne sequestrare 40 mila. 

Il bravo ragazzo con il destro preciso è cresciuto dentro una vita da clandestino e ora potrebbe portare la sua fuga nel freddo Tatarstan. Per non smettere di giocare al calcio e per non pagare i debiti. 

Fonte Repubblica

mercoledì 11 febbraio 2009

Monfrà Liber!

martedì 10 febbraio 2009

Ottimo affare!


Cercasi acquirente per Società sportiva con 99 anni di storia, campione d'Italia con altri due trofei nazionali nella propria bacheca. Prezzo interessante, zona di ampio passaggio e scorrimento. Possibilità di speculazione edilizia, affrettarsi....giugno è dietro le porte.

Astenersi agricoltori, titolari di agenzie di lavoro interinali, ginecologi, nani e perditempo.

Contattateci SOLO se avete il contante. 

.....Le grane le mettiamo noi.....

....


Ieri ho avuto la fortuna (?) di sentire il Tg2 appena dopo la scomparsa di Eluana Englaro. Al collegamento con il Senato si è presentato il solito teatrino di casa nostra con minuti di raccoglimento, più o meno velate critiche, frasi di circostanza e poi le voci da stadio con le fazioni contrapposte sul chi aveva colpa e chi si sentiva libero eticamente. 

Tutto, come al solito italicamente imbarazzante.

VERMI... VI HA SODOMIZZATI!!!

Ve lo ha messo nel culo grosso come un palo della luce, viscidi esponenti politici di destra, di centro, di sinsitra e di ogni schieramento politico, religiosi di ogni specie e professoroni senza anima!!!
Avevate per i vostri schfosi fini aperto le "Estrazioni del lutto", avevate puntato alla SNAI su quanto sarebbe durata, avere riempito giornali telegiornali, media, Settimana enigmistica e Topolino con le vostre parole e con le vostre sentenze, eravate in piena bagarre per far prevalere le vostre posizioni futili rivolte solo a raccimolare consensi elettorali, come sempre ma mai raschiando cosi il fondo del barile dell'indecenza, senza ritegno alcuno, nemmeno nel parlare della morte di una persona, senza rispettare chi per diciassette anni non ha vissuto e non ha fatto vivere i suoi cari, mai avete avuto il coraggio di mettere nei vostri servizi una foto attuale di un "morto vivente" ma avete sempre voluto dare l'immagine di una persona che non c'era più...
Vermi... vi stavate scannando come iene quando lei ha deciso che lo schifo che rappresentate dovesse avere fine, che per una volta per tutte venisse messo in luce che squallore siete e lo ha fatto alla grande nel miglior momento possibile... alla notizia della morte siete rimasti basiti a guardarvi ciascuno con il proprio brandello di carogna che gli pendeva dalla bocca, ma è durato lo spazio di un attimo perchè nonostante la morte siete gia di nuovo li a scannarvi senza rispetto alcuno...
Non so io se esista il paradiso, il purgatorio o l'inferno, non so se eisste un Dio, so soltanto che sotto terra dove verrai messa te la riderai di gusto per aver lasciato questo schifo di paese dove i vermi sono sopra la terra e non sotto!!!

lunedì 9 febbraio 2009

1965


Se il giorno posso non pensarti la notte maledico te
e quando infine spunta l'alba c'e' solo il vuoto intorno a me
La notte tu mi appari immensa, invano tento di afferrarti
ma ti diverti a tormentarmi, la notte tu mi fai impazzir
La notte mi fai impazzir, mi fai impazzir

E la tua voce fende il buio, dove cercarti? Non lo so!...
Ti vedo e torna la speranza, ti voglio tanto bene ancor
Per un istante riappari, mi chiami e tendi le mani
ma il mio sangue si fa ghiaccio quando ridendo ti allontani
La notte mi fai impazzir, mi fai impazzir

Il giorno splende in piena pace e la tua immagine scompar
Felice tu ritrovi l'altro, quell'altro che mi fa impazzir
La notte mi fai impazzir, mi fai impazzir


venerdì 6 febbraio 2009

Dirigenti o arlecchini?


Metti che un Sabato a caso dovresti e vorresti seguire la tua squadra in trasferta in valle d'aosta per il recupero di una delle tante partite che il destino pare non voler far giocare.
MEtti che già la settimana sia stata travagliata in merito alla trasferta tra "si può fare" e " no nulla da fare l'osservatorio (romano) ha deciso che non si può"....
Metti che ti sbatti tra questure e telefonate per cercare di capire perchè no e perche si e che alla fine si possa andare....
Metti che sto porco tempo decida che magari in valleè possa nevicare ancora in questi momenti e tu non sai quindi se si giocherà o meno e quindi cosa fai?
Cerchi di contattare la società ospitante per telefono e non riesci mai a trovare nessuno che ti dia uno straccio di indicazione, perche a livello dilettantistico è palese che non ci siano dipendenti che possano stare otto ore in sede, ma porca zozza, almeno usufruire della tecnologia che permette in caso di assenza di inserire una deviazione di chiamata che permetta di essere comunque raggiungibili per poter dare le informazioni necessarie... questi dettagli fanno la differenza tra chi cerca di fare il dirigente di una società di calcio e chi fa di questa attività una carnevalata....
Tra squilli a vuoto e suoni di fax mi aspetto solo più di sentirmi rispondere la segreteria telefonica:

"Risponde la segreteria telefonica dell'Aosta calcio, siamo momentaneamente impegnati a mangiare polenta e mocetta e a bere la grolla, al termine del genepy se saremo in grado torneremo in sede in un orario da valutare uagliò... statem' accuort.. "

Ma va a da via i ciap!!!

giovedì 5 febbraio 2009

Tempi moderni?


1936