venerdì 30 gennaio 2009

Balotelli a Casale?


E' uno dei tormentoni nazionali degli ultimi giorni: Mario Balotelli, giovane promessa del calcio italiano ma propenso a troppe "cassanate" tanto da esser più volte escluso dalle convocazioni del proprio club. Esploso l'anno scorso con una bella doppietta in Coppa Italia alla Junventus, artefice dell'ultimo rush vincente dell'Inter in campionato con 3 reti, SuperMario era atteso come uno dei protagonisti dell'attuale stagione in corso. 

Diversi problemi caratteriali e di convivenza con il proprio allenatore l'hanno però messo ai margini della prima squadra e di fatto "retrocesso" in Primavera. La società di Via Durini però ha pensato ad un'altra "punizione" decidendo di girare in prestito il calciatore al Casale Calcio (Serie D, Girone A) per fargli masticare il duro calcio di provincia. Il costo dell'operazione sarà tutta a carico dell'Inter e la gloriosa squadra nerostellata (vincitrice di uno scudetto nel 1913-14) annovererà tra le sue fila, seppur per pochi mesi, un nazionale under 21.

Tutto vero? 

Purtroppo no, o per fortuna no. Considerando come se la passa il calcio attuale sarebbe bello se fosse vero. Un giocatore di 18 anni che a prescindere dalla società in cui gioca non si accorge della fortuna che ha, prova a buttare alle ortiche il suo talento ma viene "rigenerato" dal calcio di provincia, molto ruspante e amatoriale ma sicuramente meno divizzato e patinato creerebbe un caso da prima pagina per i giornali sportivi.

Considerando che lo stipendio dello stesso Balotelli servirebbe non a pagare lo stipendio dei giocatori del Casale ma a coprire TUTTE  le spese del Casale Calcio di questa stagione appare ancora più mortificante il gesto di insubordinazione del giovane talento dell'Inter.

Certo sarebbe più semplice paragonare lo stipendio di Balotelli a quello di tanti operai o impiegati ma confrontarlo con dei suoi colleghi, seppur molto meno bravi e fortunati di lui, dà un significato completamente diverso.

Forse per i nuovi tronisti del calcio maggiore una capatina nell'inferno della D o della C sarebbe più che salutare dove i rimborsi arrivano in ritardo o non arrivano affatto, i campi sono spesso ghiacciati e i giocatori possono godere di una sola muta per tutto l'incontro,  e servirebbe a capire che le corde, se tirate troppo, prima o poi si rompono e riannodarne i fili spesso diventa impossibile. 

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