martedì 21 ottobre 2008

Grandi personaggi

Oggi è il compleanno di Angelo Mattea, nato a Santhià il 21 ottobre 1892. Attaccante, pilastro del Casale campione d'Italia e soprattutto bandiera nerostellata dove collezionerà 240 gettoni di presenza e ben 81 reti.

Dopo essere cresciuto tra le file del Piemonte, passa al Casale, con cui vince uno scudetto nella stagione 1913-14, nella quale segna ben 22 reti, guadagnandosi quattro convocazioni con la nazionale maggiore.

Al termine della prima guerra mondiale passa prima alla Juventus, e poi al Torino con cui, nel 1921, ritorna in nazionale.

Ritorna quindi al Casale, di cui diventa una bandiera e nella stessa società ricopre anche il ruolo di allenatore-giocatore nella stagione 1927-28, mentre nella successiva passa ad allenare la Carrarese.

Ma la voglia di giocare prevale, tanto che torna in campo ancora due stagioni con i nostri colori, contribuendo al ritorno del Casale in Serie A dopo un solo anno di "purgatorio" tra i cadetti.

Terminata la carriera di calciatore, ricomincia ad allenare e lo fa prendendo per mano il "suo" Casale, società che guida per due stagioni (sempre in serie A), subendo però un esonero prima del termine del torneo 1932-33.

L'anno successivo passa all'Atalanta, in serie B, guidandola ad un piazzamento di centroclassifica, ripetuto anche l'anno successivo. Nel 1936-36 allena il Messina con cui sfiora la promozione nel massimo campionato. L'estate seguente ricopre il ruolo di vice-allenatore della nazionale olimpica che, guidata dal grande Vittorio Pozzo, vince le Olimpiadi di Berlino.

Si siede quindi per due stagioni sulla panchina del Napoli (serie A), seguite dalla positiva esperienza a Novara, sempre nel massimo campionato. Passa quindi al Torino dove tuttavia viene esonerato prima della fine del torneo.

Le ultime stagioni prima dell'interruzione delle attività sportive, dovuta alla seconda guerra mondiale, le trascorre sulla panchina della Biellese, con cui sfiora più volte la promozione tra i cadetti.

Al termine del conflitto guida la Juventus, per concludere poi la carriera alla Reggiana, in serie B.

Morirà nel 1960 a 72 anni.


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