venerdì 17 ottobre 2008

Meine Ehre heißt Treue


Oggi ci occupiamo della 33 Waffen Grenadier Division der SS che difese fino alle ultime ore la città di Berlino prima della capitolazione avvenuta nel aprile del '45 ad opera dei sovietici.
Nulla di ecclatante se non per il fatto che chi combattè ai fianco della Germania erano due battaglioni di militari francesi delle SS.

All'inizio dell'aprile 1945 Krukenberg (Brigadeführer paragonabile al nostro maggiore generale) comandava solamente 700 uomini, organizzati in un singolo reggimento di fanteria con due battaglioni (il 57 e il 58) ed un battaglione pesante di supporto, ma privo di equipaggiamento. Spostò circa 400 uomini ad un battaglione in creazione, mentre i 300 rimanenti furono riforniti con fucili d'assalto Sturmgewehr 44. Il 23 aprile 1945 la Cancelleria del Reich a Berlino assegnò Krukenberg e i suoi uomini alla capitale, riorganizzati come Sturmbataillon ("battaglione d'assalto") "Charlemagne". Circa 320-330 truppe francesi arrivarono a Berlino il 24 aprile e furono assegnate alla 11. SS-Freiwilligen-Panzergrenadier-Division Nordland, con Krukenberg al comando.

Supportati da carri armati Tiger II e dall'11º Reggimento Panzer 'Hermann von Salza' delle SS, lo Sturmbataillon prese parte ad un contrattacco nella mattina del 26 aprile a Neukölln, un distretto nella parte sud-est di Berlino.

L'avanzata sovietica su Berlino seguì uno schema di massiccio bombardamento seguito da assalti attraverso l'impiego di gruppi di battaglia di circa 80 uomini, con carri armati e artiglieria di supporto. I combattimenti furono molto duri e per il 28 aprile all'incirca 108 carri sovietici erano stati distrutti, 62 di essi dalla Charlemagne.

Il 28 aprile l'Armata Rossa diede iniziò ad un'offensiva su larga scala ai sobborghi di Berlino. La battaglia infuriò selvaggiamente e lo Sturmbataillon Charlemagne si ritrovò in mezzo ad essa. L'Unterscharführer (Sottocomandante di Schiera) Eugene Vaulot, che aveva distrutto due carri a Neukölln, usò il suo panzerfaust per fermarne altri sei non lontano dal Bunker del Führer. Fu decorato con la Croce di Ferro da Krukenberg durante una cerimonia improvvisata in una stazione della metrò, il 29 aprile. Vaulot non sopravvisse alla battaglia.

Tre altri membri della Charlemagne, di cui due francesi, sarebbero stati decorati con la Croce di Ferro, anche se solo Vaulot riuscì a ricevere tale onorificenza.

Ridotta ad approssimativamente 30 elementi, molti furono catturati o fuggirono da Berlino da soli o in gruppo. La maggior parte di quelli che riuscì a tornare in Francia fu denunciata e inviata in prigioni e campi degli Alleati. Ad esempio, l'Hauptsturmführer Henri Joseph Fenet (1919-2002), uno degli ultimi a ricevere la Croce di Ferro, fu condannato a 20 anni di lavori forzati e rilasciato dalla prigione nel 1959. Alcuni furono assai meno fortunati e vennero fucilati subito dopo la cattura dalle autorità francesi. Il generale Philippe Leclerc incontrò 11-12 uomini catturati della Divisione Charlemagne: il generale di Francia Libera chiese subito loro perché stessero indossando uniformi tedesche, alla quale uno dei prigionieri replicò chiedendo come mai il generale ne stesse indossando una americana (i membri di Francia Libera vestivano infatti uniformi americane modificate). Il gruppo di prigionieri francesi, accusati di collaborazionismo, fu fucilato subito dopo senza rispettare alcun tipo di procedura giudiziaria militare.


1 commento:

Anonimo ha detto...

che spruzzi di cultura !!!! adesso vao al cesso con un mignon di veuve c. e me lo scolo alla loro memoria.... dulce et decorum est pro patria mori...