martedì 18 novembre 2008

Birre e Birre....




NEW YORK
– Ha un contenuto alcolico superiore al vino, è ricavata fermentando ingredienti bizzarri quali il cioccolato, le ostriche, le zucche di Halloween, la cicoria e sta conquistando milioni di giovani americani da una costa all’altra degli States. E’ la super-birra, o meglio «la Birra estrema», come l’ha ribattezzata il New Yorker in un lungo articolo di ben 12 pagine dedicato all’ultimo trend enogastronomico www.newyorker.com.

BOOM - «Oggi esistono circa 1500 fabbriche di birra negli Stati Uniti dedite a questo tipo di prodotto», scrive il settimanale dell’intellighenzia newyorchese, spiegando che «nei negozi di alcolici e nei supermercati di lusso quali Whole Foods, le birre alla pesca e al lampone artico fanno a gara con i più esclusivi Cru francesi, californiani ed italiani». Il padre incontestato del trend è l’italo-americano Sam Calagione, fondatore della Dogfish Head Craft Brewery, una fabbrica di birra del Delaware, considerato il pioniere del movimento da quando aprì i battenti nel lontano 1995. Oggi Calagione è una sorta di super star, come dimostra l’annuale Great American Beer Festival dove viene puntualmente riverito come un Dio. E anche gli affari gli vanno a gonfie vele. La Dogfish da sola vende oltre 25 milioni di bottiglie l’anno ed è distribuita su scala nazionale al non proprio modico prezzo di 16-18 dollari al litro.

SUPERALCOLICA - A dargli filo da torcere sono concorrenti quali Pyramid, Magic Hat Brewing Company e Brooklyn Brewery Anche i loro prodotti hanno un contenuto alcolico che oscilla dai 10 ai 18 gradi. L’interesse suscitato da queste birre è tale che sono sorti diversi siti web per fornire agli appassionati la ricetta per fabbricarsi la super-birra a casa da soli: http://beerrecipes.org. «La procedura è molto simile a quella delle marche tradizionali», assicurano, «cambiano solo gli ingredienti». In realtà i fautori del movimento si rifanno ad una pratica antichissima. «Si sono ispirati alle leggendarie bevande inebrianti usate dai Maya e dagli Aztechi durante i loro cerimoniali sacri», scrive il New Yorker, ricordando come «Gli stessi Stati Uniti d’America furono per decenni la culla delle birre più insolite e creative».

ALIMENTO E ANTIDEPRESSIVO - Nel 1873 le circa 4 mila fabbriche di birra del Paese sfornavano una varietà enorme di birre cosiddette «etniche». E durante la Guerra Civile l’apposita commissione sanitaria nominata dal governo Usa definii ufficialmente la birra «un alimento e un valido sostituto alla verdura». In tempi di crisi economica galoppante c’è già chi considera la super-birra l’antidoto ideale per aiutare il paese ad uscire dall’Angst collettivo.


Tratto dal Corriere online

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