mercoledì 19 novembre 2008

Quei favolosi anni '70


Il Vecchio Saggio, stanco di post troppo cuul...turali (a suo dire), verrà accontentato con la riapertura di una sezione piuttosto amata dai frequentatori assidui del blog (cioè 2 o 3 cazzari di fama internazionale): gli anni '70!!

La gente anzichè Sky o il digitale terreste o cippalippa di turno che fa funzionare il dvd,vhs,sms,xbox, ps2-3-4,rtgl, vadaviaalcù e similarie usciva e andava a ballare!!!!!!!

Anche perchè la Tv a quei tempi spesso trasmetteva questo interessante programma....

Per rinverdire quei "favolosi" anni partiamo (su richiesta di Pampero) da un classico cantante che è stato in auge da metà anni '60 a tutti gli anni '70:

Cominciano alla fine del 1965 i primi spettacoli al mitico Piper di Roma, il locale più di tendenza in quegli anni per il beat italiano, dove si esibiscono anche altri artisti che riscuoteranno successo negli anni successivi,come Patti Pravo o un altro complesso sempre inglese,The Rokes : è il successo, che porta il gruppo ad incidere un album per l'etichetta Piper Club (distribuita dalla ARC, casa discografica satellite della RCA, intitolato Blow up, con alcune delle canzoni che suonano dal vivo, come la già citata "Every minute of every day", "Gimme some lovin'" degli Spencer Davis Group, la band del giovanissimo Steve Winwood, "Standing in the shadows of love", ed anche due traduzioni di Luigi Tenco e Sergio Bardotti di "Thunder'n lightnin'" (che diventa "Johnny no") e di "I ain't gonna eat my heart anymore"; che con il titolo di "Yeeeeeeh!" esce anche su 45 giri, riscuotendo un grande successo, bissato qualche mese dopo da "L'incidente", inedita su LP.

La casa discografica, però, punta decisamente sul cantante (che in effetti riscuote molto successo personale, specialmente presso il pubblico femminile), ed impone di pubblicare i dischi da lì in poi con il nome "Mal dei Primitives": di fatto quindi comincia la carriera solista di Mal, anche se il gruppo lo accompagna ancora, specialmente negli spettacoli dal vivo.

Mal riscuote ancora un grande successo fino alla fine della decade, con brani quali Bambolina ( 1967, interpretata anche da I Corvi), Occhi neri occhi neri (1968), Tu sei bella come sei (con cui partecipa a Sanremo nel '69) e Pensiero d'amore (cover di "I gotta get a message to you" dei Bee Gees: quest'ultima canzone ebbe un tale successo che il regista Mario Amendola ci fece un film (tipologia "musicarello"), nello stesso anno del successo della canzone (il 1969) con lo stesso titolo, interpretato anche da Silvia Dionisio e Pippo Franco.

Inizia così per Mal una nuova carriera, quella di attore, infatti seguirono altri due film dello stesso tipo, "Lacrime d'Amore" e "Amore in Formula 2" con un discreto successo.

Grazie al successo del cinema, Mal fece anche una serie di fotoromanzi (molto di moda negli anni '70) pubblicati da riviste come "Sogno" e "Grand Hotel".

Non abbandona però la musica, e partecipa nuovamente al Festival di Sanremo nel 1970 in coppia con Luciano Tajoli cantando "Sole pioggia e vento", e nel 1971 con i Nomadi interpretando "Non dimenticarti di me", scritta da Mogol e Lavezzi (non quello del Napoli...); sempre nel 1971 incide "Ti porta via", canzone scritta da Paolo Conte.

Dopo alcuni 45 giri di scarso esito commerciale, ritorna in cima alle hit parade nel 1975 con una versione in chiave moderna della celebre canzone diVittorio De Sica "Parlami d'amore Mariù", che faceva da sigla televisiva a una rassegna di film del regista romano: nel 1977 (grande annata) ottiene un successo ancora più grande con Furia, sigla della omonima fortunata serie di telefilm con protagonista il "cavallo del West". A questa fanno seguito altre sigle per il mercato infantile legate ad altre trasmissioni a cui Mal prendeva parte: tra queste il "sequel" Furia soldato e Mackintosh.

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