giovedì 20 novembre 2008

Salirà...salirà........(?)


Efficace, facile da reperire e, soprattutto, legale. A Berlino e nelle maggiori città tedesche si va diffondendo una nuova moda: si chiama Spice ed è la droga che droga non è. Spice è infatti il nome di un mix di erbe essiccate che, una volta accese, emanano un gradevole profumo. Una sorta di incenso, insomma. Almeno ufficialmente. Perché nella realtà sempre più giovani tedeschi vanno scoprendo un utilizzo differente delle piccole confezioni colorate, che ricordano una bustina da té: mescolate con il tabacco e fumate, le erbe provocano effetti simili alla marijuana. E anche qualcosa di più.

«E’ come la marijuana, solo che dopo mi sentivo molto più attivo e contento rispetto all'erba», spiega un bavarese di 19 anni su un forum. Inoltre Diamond, Silver e Gold, i tre mix originali in cui viene venduta Spice, si fanno sentire molto più a lungo. «L'effetto euforico dura dalle sei alle otto ore», spiega al telefono Heike Krause, portavoce del «Drogennotdienst» di Berlino, il servizio d'emergenza contro le droghe. Per chi cerca qualcosa in più ci sono le nuove «fragranze», come «Yucatan Fire», che promette un effetto tre volte più potente di quello di Diamond. «Il gusto è quasi come quello dell'hashish e anche l'effetto lo ricorda», spiega su un forum un altro utente.
Per procurarsi Spice, però, non occorre cercarsi uno spacciatore di fiducia. Il mix di erbe infatti non è considerato una droga, per cui la vendita non è limitata in alcun modo. Per acquistarlo basta rintracciare un qualsiasi «headshop», quei negozi specializzati nella vendità di pipe ad acqua o vaporizzatori. Sui forum tedeschi sono già comparse liste dettagliate dei vari headshop che espongono sui loro scaffali Spice, suddivisi per città. Per chi non ha un negozio sotto casa basta un giro su internet: Gold, una delle versioni più richieste, si trova facilmente su numerosi siti. Bastano una ventina di euro per una bustina da tre grammi.

Non che Spice sia una «droga» nuova. Anzi: in Gran Bretagna, ad esempio, dove viene prodotta, è conosciuta da tempo. In Germania si sta però diffondendo soltanto ultimamente. «La prima volta che ne siamo venuti a conoscenza risale a tre settimane fa e da allora sono tre i casi di giovani che ce ne hanno parlato», spiega Krause, il cui «Drogennotdienst» gestisce a Berlino 25 centri. I proprietari degli headshop, intanto, raccontano di nuove consegne sparite in poche ore. E sui vari negozi online ci si imbatte spesso nell'avviso «ausverkauft», esaurito.



Un trend che preoccupa gli esperti. Nessuno, infatti, conosce gli effetti a lungo termine della «droga». Né la sua esatta composizione: ufficialmente in una bustina di Spice sono contenute normali erbe o estratti di piante come Fior di Loto, Scutellaria o Nymphaea caerulea. Non manca, però, chi ipotizza la presenza di sostanze chimiche. Al punto che adesso anche il governo tedesco ha deciso di agire. L'Istituto federale per la valutazione dei rischi (un centro sottoposto al ministero per la Difesa dei consumatori) ha avviato un'indagine sui pericoli di Spice. I risultati dovrebbero essere presentati all'inizio della prossima settimana; a quel punto si deciderà se vietare le bustine o no. Nel frattempo la delegata del governo per le questioni legate alla droga, Sabine Bätzing, ha messo in guardia dai «rischi incalcolabili» per chi fuma il mix di erbe. Alcuni dei giovani che l'hanno fatto riferiscono di effetti collaterali come nausea, attacchi di panico e sbalzi di umore.
L'avvertimento della Bätzing potrebbe però arrivare tardi. Perché si vanno già moltiplicando le segnalazioni sulla nuova generazione di Spice, ancora più potente: Smoke.

Tratto da La Stampa

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