domenica 6 luglio 2008

Giornata forzatamente casalinga...

...e allora giro per la rete senza obbiettivi precisi, quando mi imbatto in un'articolo sulle macchine anni '80, sullo stile di quello pubblicato da noi qualche giorno fa... da li, un click qui e un click là e arrivo a un sito che è una miniera di ricordi di quel periodo...

Quanto segue è un sunto di acluni articoli che ho tratto da qui e che per i miei ricordi mi colpiscono maggiormente...

IL CUBO MALEDETTO

Sei lati, ogni lato 9 quadratini colorati, e tutti i lati che si possono muovere sia in orizzontale che in verticale..vi sembra di ricordare, vero? 43.252.003.274.489.856.000 (si, proprio 43 miliardi di miliardi..) di possibili combinazioni, e una sola che portava al risultato agognato, tutte e 6 le facce del colore giusto, nello stesso momento! Uscito dalla mente malefica di un matematico ungherese, il cubo di Rubik é stato per noi ragazzi degli anni '80 quello che i Pokemon sono per i ragazzini di oggi, una mania, una febbre da cui non si poteva guarire. In tutti i formati e le dimensioni, ci giocavamo a tutte le ore, a scuola e fuori scuola, anche e soprattutto durante le lezioni..e mentre per molti l'unica soluzione possibile era quella di staccare i quadratini colorati e attaccarli dove serviva, ai campionati mondiali c'era chi lo completava in meno di 30 secondi (grr...grr..!!)

[n.d.r. io quella diabolica cosa non l'ho mai digerita!!! credo di essere arrivato come record a una faccia e mezza dopo circa sei ore di torsioni e un migliaio di piaghe ai polpastrelli... inutile dire la fine che ha fatto...]

IL SUPER TELE

Dici Supertele e per noi maschietti degli '80 é come dire Barbie per le ragazze: un mito da venerare, un'icona indimenticabile del tempo che fu...venduto nell'immancabile cordicella tagliadita a 500 lire, il tele era più rassicurante della mamma, perché sapevi che anche a bucarne tre in un pomeriggio, si riusciva sempre a fare la colletta per comprarne un altro, e poi un altro ancora..caratterizzato dalla incredibile leggerezza, era il terrore dei portieri per le traiettorie impossibili che assumeva, magari dopo una puntata maligna dell'attaccante. Inutilizzabile negli spazi aperti e nei giorni di vento, quando veniva sostituito dal più solido Super santos, se non addirittura dal maestoso Tango, ha formato generazioni di rapaci dell'area piccola e di portieri falliti, che affogavano la disperazione per l'ennesima brutta figura con una gazzosa doppia..

[n.d.r. quoto in tutto l'articolo, il supertele è un mito insuperabile, se riuscivi a giocare con quello poi con un pallone serio diventavi megli'e Pelè!!!]

LE SORPRESE DELLE PATATINE

Come per il nesquik, le patatine non si compravano per il contenuto alimentare, ma per i piccoli regali che contenevano: ho ricordi di una specie di pipa in cui si soffiava per far restare in aria una pallina di plastica, per esempio, o di un tubetto di plastica in cui si soffiava e che tramite una piccola ventola produceva il classico suono "wooshhh..". E ancora, i glitters, le sorprese tutte brillantate che si attaccavano e staccavano dai vetri..ma soprattutto, ricordo le incredibili magliette delle squadre di calcio: erano sacchetti di plastica leggerissimi che si rompevano al minimo movimento, ma vuoi mettere la soddisfazione di indossare la maglia della tua squadra per la partita del pomeriggio? (ovviamente con il super tele...)

I TRASFERELLI

Ve li ricordate? Colpirono come un ciclone tutte le scuole d'Italia all'inizio degli anni 80: erano fogli trasparenti con delle immagini che si potevano trasferire su carta esercitando una pressione, con una penna o una matita, sulla parte superiore dell'immagine: lo stesso sistema con cui si attaccano adesso toppe e disegni con un ferro da stiro. Sempre tematici, potevano riguardare il mondo delle corse, la conquista dello spazio, un safari nella jungla...per noi ingenui bambini degli anni 80, erano uno strumento formidabile per stimolare la fantasia e la creatività, altro che i cellulari e le suonerie...